Descrizione
Nel palazzo liberty di via Calvi, progettato dall'architetto mantovano Aldo Andreani nel 1913, sede centrale della Camera di Commercio di Mantova, è stata collocata la significativa collezione d'arte di proprietà camerale. Si tratta di un prestigioso gruppo di dipinti antichi e di una sostanziosa raccolta di quadri e sculture del XX secolo, testimonianza della vita artistica mantovana intesa nella sua linea maggiore.
Le opere d'arte della collezione camerale sono l'autobiografia di una cultura, di un'epoca, di una città, Mantova, che è un esempio particolare della congiunzione tra cultura ed economia. Le opere antiche sono composte dai Ritratti dei Consoli dell'anno 1450 , affreschi attribuibili a Gerolamo di Giovanni da Camerino, che traggono ispirazione diretta dai modelli aulici degli “Uomini illustri”; dalle Cinque figure allegoriche dipinte da Giorgio Anselmi negli anni 1772-1773 per celebrare il governo virtuoso ed illuminato di Maria Teresa d'Austria; dal Cristo morto di Felice Campi del 1794.
La collezione del ‘900 annovera molti dei nomi eccellenti della pittura e della scultura mantovana del secolo. Evidente è la predilezione per il paesaggio ed i soggetti lombardi che attraversa le scuole e tutti gli orientamenti della pittura locale: il novecentesimo anni Venti, il realismo elegiaco, il chiarismo, le nuove tendenze degli anni Sessanta. Infine è presente una cospicua serie di opere di ispirazione astratta. Con l'istituzione del Premio “Camera di Commercio – Francesco Bartoli”, alla memoria del grande studioso e critico d'arte mantovano, l'Ente acquisisce ogni anno, a seguito di una valutazione autorevole ed autonoma di una commissione di esperti, opere nuove che vanno ad arricchire ulteriormente la collezione.
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I Palazzi Storici
L'itinerario porta alla scoperta degli edifici monumentali che hanno contraddistinto i momenti salienti della vita culturale, politica, religiosa e artistica di Mantova.
L'itinerario ha inizio in Piazza Broletto dove si trova il Palazzo del Podestà, chiamato anche Palazzo Broletto, imponente edificio a struttura medievale che fu in parte ricostruito intorno al 1227 su commissione del Podestà di Mantova. Destinato ad ospitare le più importanti attività pubbliche cittadine e restaurato intorno alla metà del Quattrocento, quando furono aggiunte la merlatura e la torre all'angolo con Piazza Erbe, il Palazzo presenta sul lato volto verso Piazza Broletto un'edicola gotica che racchiude l'altorilievo di Virgilio in cattedra.
Sul lato sinistro del Palazzo sorge l'arengario, edificato intorno al 1300 per collegare il Palazzo del Podestà al Palazzo del Massaro, l'ufficio in cui si registravano le entrate e le uscite del Comune e che conserva affreschi del Quattrocento nella vasta sala del pianterreno (ora ristorante).
Attraverso il Sottoportico dei Lattonai, sul quale si affaccia il cortile tardogotico del Palazzo del Podestà, si giunge nella scenografica Piazza Erbe. Il lato settentrionale della piazza è chiuso dalla facciata posteriore del Palazzo del Podestà, mentre sul lato opposto, all'angolo con Piazza Mantegna, si erge la Casa del Mercante, commissionata nel 1455 dal mercante Boniforte da Concorrezzo e sovrastata dalla trecentesca Torre del Salaro, anticamente adibita a magazzino per il sale. Sul lato orientale della piazza sorge Palazzo della Ragione, costruito intorno al 1250 e utilizzato per l'amministrazione della giustizia, oggi sede di mostre ed esposizioni.
Oltrepassando piazza Concordia, sul lato orientale di piazza Erbe, si arriva nel quartiere in cui un tempo sorgeva il Ghetto ebraico, delimitato dalle attuali via Giustiziati, Bertani e Spagnoli. Al numero 54 di via Bertani sorge la Casa del Rabbino, non visitabile internamente, che conserva una facciata di fine Seicento impreziosita da stucchi con vedute ideali di città bibliche. Non lontano, in via Calvi si trova il Palazzo della Camera di Commercio, sorto sulle macerie dello sventramento del ghetto. Costruito tra il 1911 e il 1914 su progetto dell'architetto Aldo Andreani, l'edificio rappresenta tutte le ambizioni dell'imprenditoria artigianale e industriale mantovana dell'epoca.
Procedendo lungo via Ardigò si arriva al Palazzo degli Studi, fatto costruire dai Gesuiti nel 1620 per insediarvi l'Università. Nel 1780 Maria Teresa d'Austria fondò all'interno del palazzo l'Imperial Regia Biblioteca di Mantova (oggi Biblioteca Teresiana).
Ritornando verso piazza Erbe e proseguendo per via Verdi si arriva in piazza Canossa dove sorge Palazzo Canossa. Costruito nel tardo Seicento per un ramo dell'omonima famiglia veronese, il palazzo presenta una facciata con apparato decorativo che risente dalla maniera di Giulio Romano. Oltrepassando la piazza, in direzione di Piazza Virgiliana, si giunge in via Trento, dove al civico 16 si trova Palazzo Cavriani, risalente a metà del Settecento. Di fronte si trova il Giardino Cavriani, di stile neoclassico con al centro una statua di Virgilio.
Continuando per via Cocastelli si arriva in Piazza d'Arco dove si erge maestoso Palazzo d'Arco, costruito nel 1782 da Antonio Colonna per i conti d'Arco, originari del Trentino e trasferitisi a Mantova. Ora il palazzo è un museo in cui si possono visitare ambienti completamente arredati, che danno una chiara idea di come doveva essere una nobile dimora mantovana tra il Settecento e l'Ottocento.
Percorrendo via Arrivabene si incontra Palazzo Arrivabene che conserva ancora intatto il suo aspetto rinascimentale e rappresenta un modello esemplare di dimora gentilizia quattrocentesca, per poi raggiungere via Roma, dove si trova il Palazzo Municipale, edificio cinquecentesco che fu a lungo di proprietà di Scipione Gonzaga principe di Bozzolo, prima di diventare nel 1797 sede degli uffici comunali.
In via Frattini si incontrano prima la Casa della beata Osanna Andreasi, signorile dimora del secondo Quattrocento, conservatasi intatta nella facciata, negli interni e nel suggestivo giardino e poi Palazzo Valenti Gonzaga, antica dimora della nobile famiglia Valenti Gonzaga e che rappresenta l'espressione più ricca del barocco a Mantova. Al suo interno un percorso museale con affreschi del pittore fiammingo Geffels e apparati decorativi di Giovan Battista Barberini.
Proseguendo lungo l'asse viario via Roma-via Principe Amedeo, si incontra in via Poma il Palazzo di Giustizia, acquistato nel 1782 dal Comune e destinato ad accogliere da allora gli Uffici Giudiziari del Tribunale.
Proseguendo verso la zona meridionale della città, troviamo la Casa del Mantegna, dimora del pittore Andrea Mantegna e costruita a partire dal 1476, probabilmente su progetto dello stesso artista padovano. La costruzione è singolare: il cortile presenta infatti un'architettura in cui un quadrato (la forma si può vedere dall'esterno) contiene perfettamente un cerchio (la forma da cui si è avvolti entrando nel cortile).
Poco più in là si trova il Palazzo di San Sebastiano, così chiamato per la vicinanza all'omonimo convento. Edificato tra il 1506 e il 1508 e dimora del marchese Francesco II Gonzaga, il palazzo ha ospitato le nove tele raffiguranti il Trionfo di Cesare, oggi nelle collezioni Reali ad Hampton Court. Dal 2005 è sede del Museo della Città.
L'itinerario si conclude a Palazzo Te, villa suburbana costruita per volere di Federico II Gonzaga con funzioni di residenza, di svago, di ospitalità e di rappresentanza. Palazzo Te è il capolavoro di Giulio Romano, che ne seguì la costruzione e la decorazione delle numerose sale, come la Sala di Amore e Psiche, la Sala dei Cavalli e la Sala dei Giganti, dagli straordinari effetti prospettici e acustici.
Aldo Andreani e le archittetture del '900
L’itinerario porta alla scoperta degli interventi architettonici di Aldo Andreani, architetto e scultore mantovano molto attivo all’inizio del ‘900. La sua opera è caratterizzata dalla costruzione di edifici entrati nell’immaginario collettivo locale al punto di non essere più separabili dall’idea stessa della città: un’architettura che manifesta continuamente la volontà di inventare successioni di luoghi e scorci scenografici inaspettati, alla ricerca di un’idea romantica della città. Numerosi sono gli interventi che ha realizzato a Mantova: dalla Camera di Commercio al restauro dei palazzi comunali di Piazza Erbe, alle importanti residenze private come casa Nuvolari.
Itinerario realizzato in collaborazione con l'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Mantova.
Mappa percorso Andreani
Ultimo aggiornamento: 8 settembre 2025, 18:32