Descrizione
Il teatro, non più a gradinata come quelli rinascimentali, presenta una pianta a forma di campana ed è disposto su più ordini di palchetti lignei, secondo il genere di struttura inventato nel Seicento e che ormai imperava.
Con vivacità prodigiosa pari alle risorse dell'estro, l'architetto Bibiena adempì in soli due anni all'obbligo che nel 1767 aveva contratto coi Timidi: ideò lo speciale teatro, ne diresse i lavori di fabbrica ed infine, con abilità di pittore oltre che di architetto, affrescò personalmente gli interni dei numerosi palchetti con figurazioni monocrome, anch'esse documento prezioso dell'attività artistica dell'insigne maestro.
La classica facciata fu invece realizzata da Giuseppe Piermarini da cui trae il nome il salone posto al primo piano del teatro.
Lo “scientifico”, finito di tutto punto, il 3 dicembre 1769 poteva essere ufficialmente inaugurato: risultava essere un gioiello squisito per gli equilibri fra movimento ed eleganza e una delle formulazioni architettoniche più significative del tardo Settecento europeo. Poco più di un mese dopo l'inaugurazione, il 16 gennaio 1770 il giovane Wolfgang Amadeus Mozart, appena quattordicenne, giunto a Mantova durante la sua prima tournée italiana, vi tenne, assieme al padre Leopold, un memorabile concerto.
Tuttora il teatro viene utilizzato per ospitare rassegne musicali, concerti e convegni di alto livello.
Foto di Massimo Telò - Opera propria, CC BY-SA 3.0, Collegamento
Servizi presenti nel luogo
Procedura per l'utilizzo delle sale: Caratteristiche e modalità d'uso
Ha ottenuto l’agibilità per conferenze, convegni, concerti e piccole manifestazioni teatrali non richiedenti apparati scenici e con un numero di artisti limitato a poche unità.
In particolare il teatro viene concesso per concerti di musica classica che non prevedono un eccessivo numero di artisti, per concerti corali, jazz e di musica leggera in acustica o con un basso livello di decibel, facendo altresì particolare attenzione a batteria e bassi. Il numero massimo di posti é 338 di cui 144 in platea, 20 nei palchi di mezzanino, 66 nei palchi del 1° ordine, 68 in quelli del secondo ordine e 40 in loggione.
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Ulteriori Informazioni
Il Bibiena ideò il teatro, ne diresse i lavori di fabbrica e, con abilità di pittore oltre che di ar - chitetto, affrescò personalmente gli interni dei numerosi palchetti con figurazioni monocrome, anch’esse documento prezioso dell’attività ar - tistica dell’insigne maestro. La scena fissa è formata da una galleria a due ordini di serlia - ne (struttura composta da un arco sorretto da coppie di colonne) e il soffitto decorato a finto traforo è incorniciato da una finta balaustrata. Nelle nicchie si trovano statue a grandezza na - turale di quattro celebri intellettuali mantovani: il poeta Virgilio, il filosofo Pietro Pomponazzo, Baldassarre Castiglioni autore del Cortegiano, e Gabriele Bertazzolo, ingegnere, architetto, cartografo...
Ultimo aggiornamento: 8 settembre 2025, 11:24